martedì 15 gennaio 2013

allo spegnersi della scintilla...

Sono due giorni che sono ricaduta, letteralmente, sempre più in basso. sempre più giù.
in tutti i sensi.
ho mollato.

Non volevo scriverne qui, me ne vergogno.
Proprio ora che stavo riprendendo in mano la situazione, 
e invece me ne sono fregata di quelle regole.

Ho un forte senso di fallimento e inutilità che mi pervade tutta in questi giorni.

E' sempre fermo lì,stabile nel mio cervello, quel disagio con il mio corpo.
Anche in generale, nella mia vita, mi sento tutta un fallimento.

Sono giorni che guardo i libri, ci fissiamo qualche secondo,
la casa è sempre buia 
sempre vuota
sono sola, come al solito (come d'altronde di fronte alla vita, e confesso che non mi dispiace).
Rimango ferma qualche istante a guardarli e poi faccio altro: passo i miei pomeriggi facendo altro.
Non studio più, non ho più un obiettivo.

So per certo che questo mio comportamento dipende tutto dal fatto che mi sento un fallimento contro il cibo, e ciò mi fa fallire anche nella vita.
Quando invece perdo anche solo un kg riinizio a sognare, mi si riaccende la scintilla negli occhi, e studio-studio-studio-studio, e riprendo a spaccare e ad ottenere ciò che voglio.
Non è negativo per me studiare, ovvio dipende da cosa, ma molto spesso mi gratifica.
altre volte invece preferirei fare altro, ma in questo modo me lo guadagno quel "fare altro".

In questi giorni invece sta andando uno schifo, e tutto è subordinato a questo grasso che mi avvolge.
Mi tiene calda, lui.
E' qui, sempre qui, a ricordarmi di esserci.
Si mostra quando mi spoglio velocemente in palestra, quando alcuni occhi mi fissano, 
fissano incuriositi i miei capelli disordinati, i miei modi goffi e iperveloci di infilarmi una tuta in 30 secondi.
E intanto lui è lì, a ostentare la sua presenza.
Me ne vergogno, e mi vergogno anche dei miei pomeriggi fallimentari.
Domani ho un'interrogazione, sono all'ultimo liceo classico e di certo non si può scherzare, e invece di studiare oggi ho letto qualcosa e poi mi sono arresa. Così come ho fatto con il cibo.

Durante questi giorni dicevo di andare a scuola e invece andavo a chiudermi in biblioteca, con l'idea di studiare lì.
Leggevo libri inutili invece, quei libri polverosi che trovi solo in una biblioteca semi-deserta alle 8.16 del mattino.

Eppure non odio studiare, non odio la mia scuola, eppure non odio così tanto la mia vita.
E' lui, questo grasso, che mi fa odiare tutto ciò.
Voglio che tutti rimangano ai ricordi di me magra, leggermente mingherlina, se mai lo sono stata.
Ma non voglio farmi vedere così, in questo stato. Voglio nascondermi.

Vorrei avere una mia grotta, bella calda, fatta di soli cuscini, e potermici accucciare tutto il giorno.
Leggere i libri che voglio. Guardare i film che voglio. E bere solo acqua.
anzi no , nemmeno quella, nemmeno l'acqua.
Nulla, vorrei non esistesse la fame, la sete.
Vorrei non esistesse lo stomaco, le calorie.
Vorrei uscire da quella grotta solo la sera, andare a fare una passeggiata nel bosco
e poi tornare a casa. E la mattina rinizierebbe tutto.

non so nemmeno cosa ho scritto, l'ho scritto così di getto che non voglio nemmeno rileggerlo.
Perdonatemi per il poco senso logico di questo post.

La conclusione è una, e una sola: vorrei tanto che il mio desiderio fosse quello di uscire,
di farmi vedere dimagrita, come lo era quest'estate quando tutti si preoccupavano e tentavano di offrirmi cibo.
Dunque bisogna dimagrire, tornare al ritmo che avevo fino a soli due giorni fa.
In questo modo riscatterà nei miei occhi la famosa scintilla, quella che mi darà la voglia di farcela, di sfondare nella vita.
E così passerò dal volermi accucciare in una stupida grotta di cuscini al voler vivere questa vita.
perchè merita in fondo.Se si è magri.
FORSE.


2 commenti:

  1. Non può aver senso il fatto che tu non abbia obbiettivi. è la prima volta che capito nel tuo blog e mi pare che di obbiettivi te nei prefissati tanto e sei sempre riuscita a raggiungerli magari a volte con maggiori difficoltà ma non ne vale la pena mollare arrendersi non credo che tu sia una persona debole.
    si forte sempre e comunque le difficoltà passano ma non arrenderti non buttare via tutto perchè tutti i risultati buttati via faranno più male di qualunque difficoltà,
    ti seguo.
    un forte abbraccio!

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  2. profondo post.
    dice tutto, fondamentalmente.
    quando mi abbuffo non riesco poi a dormire e comincio ad escogitare piani dal giorno dopo, ossessivi, per resistere al cibo [cosa più difficile dopo un'abbuffata, mai restringere, dopo un'abbuffata].
    appena sento la sveglia mi alzo di scatto solo per salire sulla bilancia e farmi del male: mai pesarsi dopo un'abbuffata, mai pesarsi.
    eppure è sempre cosi.
    lo specchio.
    io.
    il corpo.

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